L’antropologo Marco Aime ospite del Bandolo versione social

Marco Aime insegna Antropologia culturale all’Università di Genova. L’antropologia culturale oggi riveste una funzione forse diversa che in passato: risulta utile a fornire chiavi di lettura trasversali e oblique rispetto alla complessità dei fenomeni attuali o almeno della maggior complessità percepita. Creare una maggiore sensibilità nei confronti della diversità culturale. Fornire strumenti critici per analizzare la complessità che segna la nostra epoca. Fornire chiavi di lettura diverse della lettura della società occidentale.

Numerose le sue pubblicazioni : Eccessi di culture, Il primo libro di antropologia ,Una bella differenza. Alla scoperta delle diversità nel mondo , Il dono al tempo di Internet , L’altro e l’altrove. Antropologia, geografia e turismo  La fatica di diventare grandi  con Gustavo Pietropolli Charmet, Contro il razzismo con Guido Barbujani, Clelia Bartoli e Federico Faloppa, Invecchiano solo gli altri con Luca Borzani, Il soffio degli antenati e Classificare, separare, escludere, Senza sponda. Perché l’Italia non è più una terra d’accoglienza  Per Einaudi ha inoltre curato M. Mauss, Saggio sul dono e l’edizione italiana del Dizionario di antropologia e etnologia.

Insieme a Luca Borzani scrive Guida minima al cattivismo italiano raccontando la trasformazione antropologica del nostro paese con l’affermarsi di una società liquida in cui vengono a mancare certezze, che vengono catalizzare contro lo straniero icona di ogni male.

Un lavoro completo che parte dal crollo delle grandi narrazioni del ‘900 ed arriva ai giorni nostri e che va al di là della retorica più diffusa cercando di dare risposte al vuoto di valori  che porta al “cattivismo”, unica strada possibile per uscirne è recuperare i valori fondativi della nostra società quali la solidarietà e la capacità di convivere.