Martedì 22 e mercoledì 23 ottobre, orario spettacoli: martedì 16:00 – 17:45, mercoledì ore 21:30 con la presentazione di Daniele Lazzarin che avverrà nella serata di mercoledì alle 21:15

Al cinema Mignon, Lamaca Gioconda presenta ” PEPE MUJICA – Una Vita Suprema ” Regia:di Emir Kusturica – DOC – Argentina/Uruguay, 2019 – 75′

https://www.mymovies.it/…/2018/pepe-mujica-una-vita-suprema/

DALL’URUGUAY ALLA LIGURIA, PASSANDO PER LA FONTANABUONA

Favale di Malvaro è il paese della “Festa dell’emigrante”, un andirivieni di persone dalle Meriche che tornano periodicamente per visitare le terre d’origine di nonni e bisnonni. Il 23 maggio del 2015, l’ospite era stato davvero d’eccezione: Josè “Pepe” Mujica, il presidente contadino che, terminato il mandato e in occasione dell’ottantesimo compleanno, era giunto in loco alla scoperta delle proprie radici materne: Cordano, infatti, è uno dei cognomi storici del Comune.
Come non menzionare queste memorie, di cui il festival CIMAMERICHE è stato custode per i suoi quindici anni di storia, alla presentazione del film PEPE MUJICA: UNA VITA SUPREMA?

Un film che è una storia di vita quotidiana. Le mani di un anziano che prepara il mate e poi lo offre all’altra persona, che nel frattempo si è accesa un sigaro. L’anziano è Pepe Mujica, icona di resistenza, lotta rivoluzionaria, coerenza ai propri princìpi. Un Che Guevara dell’Uruguay, a voler semplificare. Uno che ha fatto la guerriglia, che si è fatto dodici anni di galera disumana, isolato in un pozzo, senza contatti con nessuno. E che poi, di quello stesso Uruguay che lo aveva seppellito vivo, è diventato il presidente.
L’altro, con il sigaro, è Emir Kusturica. Il regista di questo documentario e anche di film che hanno segnato gli ultimi vent’anni del cinema d’autore europeo, premiati con il Leone d’oro, due Palme d’oro, l’Orso d’argento. Regista che però resta un outsider, un ribelle, un fuoriclasse sregolato

E orgoglioso del proprio passato, ma capace di sognare un futuro migliore è il ritratto di José Mujica, diventato presidente dell’Uruguay restando fedele a quello in cui ha sempre creduto e abbracciando, nello stesso tempo, il cambiamento. Attraverso una serie di interviste, il regista scava nella eredità di Mujica e ritrova in lui uno spirito affine, con cui può discutere del senso della vita dal punto di vista politico, filosofico, sociale e soprattutto umano. E, nel ripercorrere le tappe della sua vita incredibile, ci restituisce il ritratto di un uomo che non smette mai di lottare e che è capace con le sue azioni di motivarci nei nostri ideali, per quanto utopici essi possano sembrare
Il film, presentato fuori concorso al 75°Festival di Venezia, documenta dal vero l’azione di El Pepe soffermandosi sugli anni della presidenza, mentre gli anni della prigionia sono stati interpretati con altre modalità narrative da “Una notte di 12 anni” di Alvaro Brechner, sempre del 2018, presentato da Lamaca Gioconda nella rassegna invernale 2019 e in questa occasione scelto come vincitore dalla Giuria Giovani del liceo Marconi/Delpino, sul solco della tradizione tracciata dalle iniziative dei Cinemincontri e del festival Cimameriche

Organizzatore

Circolo del Cinema Lamaca Gioconda